Un piccolo modem ci ha aperto le porte della comunicazione globale
Nov 06

Un piccolo modem ci ha aperto le porte della comunicazione globale

In principio, nei primi anni 90, nascevano in Italia i cosiddetti Pop (Point of presence) di aziende indipendenti (Telecom era ancora ben lungi dallo scendere in campo) che con apposita strumentazione, computer, modem e linee ad alta velocità connesse con altri Pop disseminati geograficamente in Italia e nel resto del mondo, fornivano l'accesso alla Rete a privati e aziende.

I primi abbonamenti internet telefonici, utilizzavano le linee PSTN dei telefoni "fissi" (come adesso ma la tecnologia veloce ADSL arrivò solo a fine secolo) e venivano installati sui PC tramite i mitici dischetti, denominati "floppy", da 3.5 pollici e funzionavano mediante la comunicazione modem analogico-linea telefonica: io ricordo i primigeni modem da 14.4K fino agli scintillanti (dal punto di vista del design) US Robotics da 56K.

Il classico suono metallico gongheggiante che preannunciava l'avvenuta connessione era diventato familiare alle orecchie di noi internauti e il timer che si palesava in basso sullo schermo, scandiva il tempo di utilizzo della Rete.

All'epoca in cui i telefonini erano merce rara, le reti telefoniche fisse avevano delle tariffe a minutaggio a volte davvero esose, soprattutto se si rimaneva ai margini dall'area telefonica di un grande centro urbano, dove generalmente erano presenti i POP.

Queso piccolo aggeggio ci ha accompagnati in esplorazioni per i siti statici e schematici dei primordi, per le prime chat testuali di IRC e ci ha permesso di scambiare messaggi e-mail con gli amici e i parenti lontani.

Che dire: un po' ci manchi caro vecchio US Robotics and company, ti saremo sempre grati, nell'era dell'impalbabile Wifi, di averci fatto conoscere il magico mondo del Web e di esserci stato accanto con le tue luci lampaggianti nell'emozionante rito dell'accesso alle infinite porte di Internet!

DGR

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